NEUROBIOLOGIA: DALLA CELLULA ALLA MENTE.

La grande imperfezione del cervello.

NEUROBIOLOGIA

Le unità della mente: i neuroni

La Neurobiologia è una branca della biologia che studia, appunto, il sistema nervoso. Tale sistema ha avuto la sua massima espressione nell’Homo Sapiens. Il nostro cervello è il risultato dell’integrazione di circa 100 miliardi di neuroni. Ogni cellula è categorizzabile in popolazioni simili e che, insieme, formano un organo unico per ogni essere umano. Sono definibili eccitatorie, inibitorie e, di contorno (fondamentali) le cellule gliali. Ogni cellula è unica ed insostituibile. Dalla nascita, il destino di ogni singolo neurone è morire. Non verranno mai più sostituiti: eccetto in rarissimi casi. Niente paura, possediamo una incredibile capacità di rimodulazione delle funzioni eventualmente perse. Nel caso del Morbo di Parkinson, infatti, la comparsa dei famosi tremori patologici avviene solo dopo aver perso il 70% circa dei neuroni che modulano il movimento. In italia esistono due università in cui è possibile studiare neurobiologia: Pavia, Roma. Ne parlo alla fine proprio qui: come diventare neurobiologo.

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Neuroni nell'Uomo
intelligenza artificiale tratta dai neuroni
il neurone ippocampale nella sua rete neurale

SINAPSI

Unite o separate? Questo enigma fu conteso dai più famosi scienziati padri dello studio dei neuroni: Golgi e Cajal. Il primo sosteneva che il sistema nervoso funzionasse come un “sincizio” (un tutt’uno, ogni cellula si continuava materialmente nell’altra). Il buon Cajal, affermando il contrario, individuò quelle che nell’attuale neurobiologia si chiamano “sinapsi”. La natura ha creato finestre tanto piccole quanto precise per far si che ogni neurone comunichi con gli altri in maniera estremamente fine e delicata. Come possono comunicare compartimenti così diversi come i muscoli? E come questi sono coordinati nel contrarre le dita per premere i tasti della tastiera e materializzare un prodotto astratto della mia mente durante la costruzione di questa pagina?

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Sinapsi per ogni neurone

QUESTIONE DI UN ATTIMO

Quanto dura un pensiero? Quanto dura un’attimo della mente? Anche in questo caso, la neurobiologia ha una risposta ben precisa: 10 millisecondi. E’ il tempo necessario affinché la nostra attenzione si posi, ad esempio, su un bambino che piange. Un gatto che sfugge nella notte. Ancora: quanto veloce viaggia l’informazione? Dipende: quando anche solo pensiamo di voler prendere in mano un libro che cade, i nostri muscoli sono già contratti da qualche millisecondo, prima ancora che la coscienza abbia il sopravvento e recuperi, per esempio, la bibbia della neurobiologia “Principi di Neuroscienze” (E.Kandel). Il linguaggio dei neuroni prende nome di “Potenziale d’Azione“. Un codice che rimase segreto fino agli anni ’40 e che, grazie ad un calamaro, vi fu la scoperta che rivoluzionò per sempre il mondo della scienza.

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Tempo per spostare l'attenzione
neurofisiologia in diversi studi scientifici
calcolo-neurobiologia-computazionale

POTENZA

Un cervello umano a riposo consuma circa 10 W. Come una lampadina. Siamo in grado di capire con una precisione di qualche millimetro il metabolismo di specifiche aree cerebrali. Cosa succede durante un bacio? Cosa si accende nella mente di chi sogna? L’arte è frutto di quale processo neuronale? Come nasce un’idea? Freud parlava di inconscio. Noi di cosa parliamo? Erick Kandel sostiene che la Neurobiologia debba concentrarsi a recuperare la natura molecolare dei meccanismi di base della mente. A spiegarci come si crea un ricordo, verrà in aiuto niente meno che una lumaca di mare: Aplysia Californica.

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Calcoli al secondo della Retina umana

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